Documento senza titolo La chiesa
Documento senza titolo Luoghi
Documento senza titolo Personaggi
Documento senza titolo
 
 
 
     
 
 
 
     
         

Documento senza titolo

BENVENUTI

Web ufficiale della Chiesa Cattolica Pietro e Paolo di Antiochia (Turchia)

 

Documento senza titolo

CHIESA CATTOLICA
DI ANTIOCHIA

KATOLİK KİLİSESİ
PK 107 - Kurtuluş Cad.
Kutlu Sokak N.6
31002 Antakya-Turchia
Tel. 0090 326 2156703
Fax 0090 326 2141851

Indirizzo email:
domenicobertogli
@hotmail.com

o antiochia.oronte
@hotmail.com

 

Documento senza titolo

Vicariato Ap. Anatolia

Frati Cappuccini

Don Andrea Santoro

Finestra Medio Oriente

Messagero Cappuccino

Free counters

 

Documento senza titolo

Messa domenicale

  17.00 (Inverno)
18.00 (Estate)

Messa feriale: 08.30

Preghiera serale: 18.30

web: Simone Matteoli

NOTIZIE INTORNO ALLA VITA QUOTIDIANA DELLA NOSTRA CHIESA


06 Luglio 2015

L’Osservatore Romano pubblica un articolo di p. Egidio Picucci sulla festa di S.Pietro ad Antiochia della settimana scorsa...


Antiochia: riaperta al culto la Grotta di S. Pietro LA FESTA DI S. PIETRO AD ANTIOCHIA Dopo sei anni la festa di S. Pietro ad Antiochia è stata celebrata quest’anno nel suo ambiente naturale: la Grotta a lui dedicata e posta sulla parte occidentale del monte Stauris, alla presenza di una folla particolarmente numerosa e interessata a vedere i restauri di cui, per tutto questo tempo, si è fatto un gran parlare in città. In nome dell’ecumenismo, che ad Antiochia risale ai tempi apostolici, come ricorda anche il vescovo Melitone di Sardi in un’apologia indirizzata all’imperatore Marco Aurelio, la Parola di Dio (un insieme di circostanze consiglia di rinunciare alla celebrazione dell’Eucaristia all’interno della grotta, sotto la statua dell’Apostolo donata da Papa Pio IX) è stata proclamata insieme alla chiesa ortodossa, guidata dal Delegato del Patriarca Giovanni X°, il vescovo Kostantin; un archimandrita e diversi sacerdoti. Con loro era presente anche un pastore protestante e il capo della comunità ebraica locale. Un piccolo mosaico di religioni che ricorda come il vescovo Ignazio, di fronte alla pluralità di comunità cristiane, “fece sì che si sentissero e fossero, a un tempo, chiesa locale-universale cattolica”(Maria Grazia Mara). Tutti sanno che, verso il 40 d. C., Antiochia era divenuta il più importante centro del movimento cristiano fuori Gerusalemme. Da parte cattolica, assenti per motivi più che giustificati sia il Nunzio Apostolico, S. E. Mons. Antonio Lucibello, che l’Amministratore Apostolico, S. E. Mons. Ruggero Franceschini, c’era il Delegato P. Marco Dondi, cappuccino, insieme ai parroci di Mersin e di Iskenderun, città non lontane da Antiochia e nelle quali la presenza cattolica è particolarmente numerosa e vivace. Il tema proposto quest’anno “La Pace viene dal perdono”, non solo è piaciuto a tutti (anche perché a 50 km. da Antiochia, nella vicina Siria, ci si ammazza “in nome di Dio!”), ma ha coinvolto tutte le autorità locali, a cominciare dal sindaco, Dott. Lütfü Savas, musulmano, che alla fine della cerimonia si è compiaciuto con la folla e ha recitato una preghiera, invitando tutti a rispondere Amen! La St Pierre Bayrami (festa di S. Pietro) è stata animata dal Coro delle Civiltà di Antiochia (una corale di cui fanno parte cristiani, ebrei, musulmani, aloiti e armeni), applaudito da diverse centinaia di cristiani della città e dei villaggi vicini, nonché da quelli provenienti da Iskenderun, Adana e Mersin. Agli immancabili inconvenienti derivati dalla rimandata sistemazione definitiva dei lavori (come la mancanza dell’energia elettrica), ha rimediato il comune con un grosso generatore che ha alimentato anche l’impianto di amplificazione. Sempre il comune (la festa ha una particolare risonanza in tutta la città e nei villaggi vicini) ha messo a disposizione le sedie, la banda per l’inno nazionale turco e gli autobus, mentre il Prefetto, assente per lavoro, ha inviato un messaggio attraverso la stampa locale. La tradizionale concelebrazione liturgica si è tenuta nel giardino della missione cattolica (indubbiamente il più bello della città), presieduta dal Delegato dell’arcivescovo, P. Marco Dondi, presenti tutti i sacerdoti greco-ortodossi della città. Tutto si è concluso nella chiesa ortodossa sotto la presidenza dell’inviato del Patriarca Giovanni X°, il vescovo Mons Kosta abate del monastero di S. Elia a Beirut e tutti gli Abuna della zona con i loro giovani. Ancora una volta da Antiochia è partito un appello agli uomini di buona volontà alla concordia e al rispetto vicendevole con la preghiera al Dio della Pace e dell’Amore insieme agli Apostoli Pietro e Paolo perché i seguaci di tutte le religioni siano sempre e ovunque operatori di Pace! Come sempre, i giornali cittadini (una decina) hanno dato ampie notizie sulla festa, pubblicando una serie di fotografie che ne hanno sottolineato gli aspetti più significativi. Tutto si è concluso nella chiesa ortodossa, dov’erano presenti il Delegato dell’Amministratore Apostolico, P. Domenico Bertogli, parroco della fiorente comunità cattolica locale, e il seminarista Nicola Dincer, rientrato dal seminario di Napoli per le vacanze estive alla fine del secondo anno di Teologia.