Marie Bernadette Soubirous

Bernadette nasce in Francia nel 1844, prima di nove figli. Con lei solo tre sorelle arriveranno alla maggiore età. Non solo la situazione economica della famiglia rende difficile la vita di Bernadette ma anche le malattie. A 11 anni rischia di morire di colera e la malattia la lascerà per sempre cagionevole di salute. Ella doveva custodire la sorella e i fratelli quindi non poteva andare né a scuola e né al catechismo. Non sa neppure leggere e parla solo il dialetto. Ella doveva anche custodire il gregge. La minima istruzione per poter ricevere i sacramenti la riceve dalle Suore di Nevers e dall’abate Pomian.

Tra l’11 febbraio (all’ora dell’Angelus) e il 16 luglio 1858 nella grotta di Massabielle a Lourdes la Vergine Maria gli appare 18 volte. Sono apparizioni che durano diverse decine di minuti. Durante le apparizioni Bernadette prega e parla con la Madonna. È la Madonna gli chiede di andare alla grotta. La Madonna le dice: "Io non ti prometto che sarai felice in questo mondo, ma nell’altro".

Molti dottori e psichiatri vollero esaminare Bernadette, vollero controllare la sua normalità. Nonostante le indagini sempre più persone la seguono. Queste persone volevano assistere al momento delle apparizioni. Anche la polizia inizia a seguire i movimenti di Bernadette ed a fare interrogatori. La Madonna invita Bernadette a fare gesti di penitenza. Le persone che la seguivano la imitano nel fare le penitenze. Migliaia di persone assistevano alle apparizioni quando la Madonna le disse: "Va a dire ai preti che vengano qui in processione e che si faccia costruite una cappella". Alcuni anni dopo vi fu costruita una chiesa abbastanza grande.

Il 25 febbraio Bernadette scava con le sue mani nella grotta, secondo il comando della Madonna, e trova una sorgente. Quell’acqua, chimicamente normale, guarì e guarisce ancora tanti malati. Altre guarigioni avvengono a Lourdes senza l’uso dell’acqua. Milioni sono i pellegrini che ogni anno vengono qui.

Il 25 marzo la Madonna rivela a Bernadette di essere l’Immacolata Concezione: da questo momento si ebbe sempre meno dubbi dell’autenticità delle apparizioni. Il 7 aprile, durante un’apparizione, la fiamma di una candela attraversa la mano sinistra di Bernadette. Questo fatto durò per 15 minuti ma non lasciò nessuna ferita sulla mano di Bernadette

Alla fine di marzo, Bernadette era stata colpita da polmonite. Il 28 aprile ricevette l’Estrema Unzione e guarì d’improvviso. Nel maggio dichiarava: "Io debbo essere religiosa, ma non so in quale Ordine. La santa vergine non me l’ha detto, io aspetto". Alla fine dell’anno, mons. Forcade, vescovo di Nevers, le propone di entrare tra le "Suore della Carità e dell’Istruzione cristiana" di quella città. Dopo circa un anno inizierà ad aiutare le suore (come postulante) per i malati e per i bambini della scuola.

Giovedì 3 giugno festa del Corpus Domini, Bernadette fece la prima Comunione; il giorno seguente, il barone Massy decideva di rinchiuderla, ma si trovò di fronte all’incrollabile resistenza del curato Peyramale. Fu interrogata anche da una commissione episcopale ma potette comunque riceve la cresima e la comunione settimanale.

S’iniziò poi a celebrare la messa nella grotta delle apparizioni. La folla di gente che accorre e immensa, Bernadette è ricercata ma lei si vuole sottrarre (nascondere) dalla gente. Il 3 luglio 1866 recita l’ultima preghiera nella grotta. Passata al noviziato fa un racconto delle apparizioni come presentazione poi non ne parlerà mai più.

Il 30 ottobre 1867 fa la prima professione. La scena della sua obbedienza è divenuta celebre: "Non è buona a niente" dice la superiora generale, ma mons. Forcade, davanti a tutte le compagne, dice: "Figlia mia, io vi do il compito di pregare". Visse infatti pregando per comunicare agli altri la grazia del Signore. Così infatti scriveva: "Non siate soltanto il canale della grazia, ma un serbatoio e un serbatoio sovrabbondante; l’uno appena ha ricevuto distribuisce, l’altro aspetta d’essere pieno e comunica la sua abbondanza a coloro che vengono ad attingervi" (Bernadette Soubirous, Diario di una passione. Le lettere, il "Carnet de notes intimes" e testimonianze, ed. Interlinea, Novara 1996, p. 92.). Riguardo alle penitenze diceva: "Ci sono molte mortificazioni quotidiane che un’anima raccolta e attenta non si lascia sfuggire. Quella di alzarsi in inverno all’ora prefissata e senza ritardo, senza girarsi e rigirarsi nel proprio letto, è molto gradita a Dio" (op. cit. p. 101.).

Ella davvero viveva l’obbedienza come diceva: "Devo essere tra le mani dei miei superiori come un cadavere, o anche come un bastone; tanto peggio se essi sbagliano, da parte mia io non mi sbaglierò mai obbedendo con spirito di fede" (op. cit., p. 87).

Muore il 16 aprile 1879. I funerali di Bernadette. sono un trionfo. "La Santa è morta!" si diceva. Ella viene inumata (sepolta sotto terra) nella casa madre del suo Ordine, nella cappelletta di S. Giuseppe. Il processo dell’ordinario, per il riconoscimento delle sue virtù, si apre il 20 agosto 1908. Una prima riesumazione mostra il corpo intatto. Una seconda riesumazione, il 3 aprile 1919, permette di constatare che il corpo continua a sfuggire alla corruzione, così come si può vedere ancora oggi. Il 14 giugno 1925, papa Pio XI la proclama beata. A Nevers il corpo perfettamente conservato è trasportato nella cella della casa madre.

Durante la traslazione del corpo, mons. Lemaître, arcivescovo di Cartagine, guarisce improvvisamente. Questo miracolo è valido per la canonizzazione che ebbe luogo l’8 dicembre 1933, durante il Giubileo della Redenzione. La sua memoria è il 16 aprile. L’'11 febbraio ci celebra la festa della Madonna di Lourdes.